Complicità, affinità e condivisione di visioni artistiche sono i requisiti indispensabili per affrontare il Concerti K 242 ‘Lodron’ e il Concerto K. 365 di Mozart, ma anche il Concerto per pianoforte a 4 mani del compositore ceco Leopold Kozeluch. E il risultato finale non è mai la somma delle singole parti, ma raggiunge piuttosto un effetto esponenziale.
Andrea Milanesi su Tracce – giugno 2020